Resistenza, durezza, densità e flessibilità: ecco le caratteristiche tecniche da valutare quando acquisti manici in legno per utensili
Il fatto che utensili in legno e con manici in legno siano stati trovati nei siti archeologici di tutta Europa non è un caso. Il legno, infatti, è un materiale naturale, facile da reperire e – se non viene attaccato da parassiti o agenti patogeni – è in grado di resistere per secoli!
Un legno, però, non vale l’altro. Quando si valuta l’acquisto di manici in legno per utensili e attrezzi, è importante considerare le caratteristiche tecniche di questo materiale per fare la scelta giusta e investire sui manici di legno migliori per ogni destinazione d’uso.
Vediamo insieme perciò quali sono le caratteristiche tecniche da ricercare nei manici di legno per attrezzi agricoli e per edilizia.
Manici in legno e resistenza
Una caratteristica tecnica che va senz’altro considerata è la resistenza. Questa non è semplicemente la capacità del legno di sopportare un carico senza rompersi, ma è anche una misura della sua resilienza di fronte a urti, pressioni e sollecitazioni prolungate. In termini tecnici, la resistenza di un legno dipende dalla sua struttura cellulare e dalla presenza di fibre intrecciate, che gli consentono di assorbire e distribuire l’energia degli impatti.
Tra i legni più resistenti troviamo l’acero e il frassino. Nello specifico, noi di Foppoli Bramin utilizziamo legno di frassino che proviene dalle foreste della Germania, della Svizzera, dal Belgio e dal Nord Italia.
Manici in legno e durezza
La durezza è un altro parametro che gli esperti di manici per attrezzi devono valutare prima dell’acquisto. Non va confusa con la resistenza: mentre quest’ultima si riferisce alla capacità di sopportare carichi, la durezza determina quanto bene il legno può resistere ad esempio alle abrasioni. Un legno duro sarà meno suscettibile a danni, graffi o segni causati dall’uso quotidiano.
Un legno noto per la sua durezza, ad esempio, è il faggio: noi di Foppoli Bramin lo usiamo volentieri, perché ha molti meno nodi rispetto al legno di frassino, caratteristica tecnica che lo rende effettivamente più duro ma anche più flessibile.
Manici in legno e flessibilità
Mentre la rigidità di un manico in legno garantisce stabilità e precisione, la flessibilità è un attributo altrettanto significativo, soprattutto per attrezzi che devono assorbire shock e vibrazioni. La flessibilità è la tendenza di un materiale a piegarsi senza rompersi, consentendo al manico di adattarsi leggermente alle forze in gioco senza trasmettere l’intero carico allo strumento o all’utente. Un manico flessibile può migliorare il comfort durante l’uso, riducendo l’affaticamento del polso e del braccio.
Il pioppo è senz’altro uno dei legni più leggeri e flessibili: noi di Foppoli Bramin lo utilizziamo per manici di legno destinati a hobbistica, edilizia e utensileria leggera.
Manici in legno e densità
La densità del legno è intimamente legata alla sua durezza, ma si riferisce soprattutto al rapporto tra la massa del legno e il suo volume. I legni densi non sono necessariamente i migliori per i manici per utensili, ma la densità resta comunque uno dei parametri scientifici da valutare durante la scelta.
Non è infatti solo la specie legnosa a determinare la densità e altre qualità tecniche: anche la stagionatura del legno è importante perché un legno ben stagionato avrà una ridotta presenza di umidità interna, il che migliora la sua stabilità dimensionale e riduce il rischio di deformazioni o crepe nel tempo. In ogni caso, il legno di tiglio ha una buona densità: è ottimo da lavorare anche perché è stabile e omogeneo nel colore e non presenta torsioni.
Un manico ben progettato è il risultato di una comprensione approfondita delle caratteristiche del legno e di come queste influenzano la performance dell’attrezzo nel tempo: parla con i nostri esperti e trova subito il tipo di legno adatto per i tuoi manici per utensili!